, 23 settembre 2022, n. 0. .
Abstract:
Sommario:
Al 23 settembre, le istanze di composizione negoziata risultano essere 386.
Il maggior numero di istanze inviate si riscontra in Lombardia (74), seguita dal Lazio (52), dalla Campania (32) , dall’Emilia-Romagna (32) e dal Veneto (30), rappresentanti circa il 57% del totale.
Non si registrano ancora istanze presentate nella prov. aut. di Bolzano e in Val d’Aosta.
Analizzando le istanze, risulta che 263 imprese (il 68,13% del totale) hanno richiesto le misure protettive, ex art. 18 del Codice della Crisi e dell’Insolvenza.
Hanno poi fatto ricorso alla composizione negoziata 28 imprese sottosoglia (il 7,25%) e 30 aziende (circa il 7,77%) appartenenti a gruppi d’imprese.
In totale, le istanze chiuse sono circa il 23% delle istanze totali.
Le principali motivazioni per cui le istanze vengono chiuse è l’assenza di prospettive di risanamento (in 35 casi su 66), condizione necessaria per l’accesso all’istituto, la conclusione negativa della fase di trattazione (13 su 66) oppure la rinuncia da parte dell’imprenditore (7 casi su 66).
Al momento, solo in tre casi, la procedura di composizione negoziata ha portato alla conclusione di un accordo con i creditori, di cui all’art. 23, comma 1, lett. a), Codice della Crisi e dell’Insolvenza.
Invece, per quanto riguarda le istanze rifiutate, queste vengono respinte dal Segretario Generale per decorrenza dei termini.
In media, la durata delle trattative è di 82 giorni.
Dopo il 15 novembre 2021 (data di introduzione dell’istituto), si denota un andamento piuttosto stabile delle istanze che vengono inviate ogni 15 giorni.
Fatta eccezione per il periodo iniziale, in cui l’utilizzo dello strumento è stato sicuramente inferiore a causa della novità dello strumento, è possibile notare un trend crescente.
Il picco massimo si ha in corrispondenza del 13 maggio, a circa sei mesi dall’introduzione dell’istituto, con un quantitativo di istanze inviate pari a 31.
Come è possibile notare dal grafico, a seguito del picco massimo di metà maggio, si riscontra un trend decrescente, che ha il suo culmine in corrispondenza del 2 settembre, probabilmente a causa della pausa estiva.
In media, ogni quindici giorni vengono inviate 19 istanze di composizione negoziata.
In data 23 settembre, figurano 3542 esperti iscritti agli elenchi regionali.
Il maggior numero di esperti proviene dalla Lombardia, dalla Toscana, dall’Emilia-Romagna, dal Veneto e dal Lazio, rappresentanti il 60% del totale.
Si ricorda che, a partire dal 16 maggio scorso, gli ordini professionali possono inviare una sola volta, in un anno, gli elenchi degli esperti alle rispettive CCIAA.
Questo spiega perché il numero degli esperti negli elenchi regionali, sia cresciuto in misura inferiore nelle ultime settimane.
La quasi totalità degli esperti (80,94%) è rappresentata da commercialisti.
Al 23 settembre, risulta che solo il 6,63% degli esperti ha ricevuto un incarico (solo 0,2% ne ha ricevuti 2).