Tribunale di Brescia, 04 febbraio 2022, n. 0. Pres. rel. Bruno.
Abstract:
Sommario:
Il Tribunale di Brescia, nell’omologare un importante concordato in continuità aziendale, afferma di aver constatato (i) la positiva valutazione di fattibilità di quanto previsto dal Piano, per la sua non manifesta inettitudine a raggiungere gli obiettivi prefissati e (ii) la funzionalità della prosecuzione, in termini di plusvalore concordatario ai fini di una migliore efficienza allocativa rispetto allo scenario alternativo fallimentare, per tutti i creditori, anche ipotizzando, in particolare, una simulazione nella quale i flussi liquidativi disponibili vengano messi a disposizione lineare di tutti i creditori chirografari, senza procedere dunque ad un loro classamento, nonché di aver appurato che le residue condizioni prospettate che subordinano l’ingresso dell’investitore nella società (in sintesi: vigenza degli Accordi con i Fornitori Strategici, definitività dell’omologa, titolarità effettiva di una quota di almeno del 91,5% del capitale sociale della società in concordato, a seguito dell’Aumento di Capitale) paiono concretamente realizzabili e verificato l’impegno dell’Investitore a sottoscrivere e versare l’aumento di capitale sociale e, infine, di aver verificato che l’intervenuta e definitiva delibera da parte dell’istituto di credito, riferita al Finanziamento Prededucibile, fornisce elementi di conforto in ordine alla determinazione dell’investitore alla finalizzazione dell’offerta AUCAP.