Direttori Stefano Ambrosini e Franco Benassi
Giurisprudenza

Conferma delle misure protettive: il ruolo dell’esperto e la funzione del giudice


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Giurisprudenza

Conferma delle misure protettive: il ruolo dell’esperto e la funzione del giudice


Tribunale di Busto Arsizio, 16 maggio 2025.

Data pubblicazione
18 giugno 2025

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Tribunale di Busto Arsizio, 16 maggio 2025. Giudice Marco Lualdi.

Il provvedimento del Tribunale affronta i presupposti per la conferma delle misure protettive nell’ambito della composizione negoziata della crisi d’impresa, ex artt. 18 ss. C.C.I.I., sottolineando in particolare la funzione centrale dell’esperto quale ausilio tecnico-gestionale per il giudice nella valutazione della sostenibilità del percorso di risanamento.

La conferma delle misure non postula il sicuro esito positivo della procedura, richiedendo tuttavia un giudizio prognostico fondato su elementi oggettivi e attendibili, tra cui il contenuto del piano di risanamento, la condotta dell’imprenditore e la concreta apertura di trattative con i creditori. In tale contesto, l’esperto – già nella fase iniziale e successivamente in udienza – fornisce un apporto determinante, attestando la ragionevolezza delle ipotesi sottese al piano, la coerenza degli assetti organizzativi e la funzionalità delle misure richieste rispetto alla continuità aziendale.

La collaborazione tra giudice ed esperto si configura come dinamica e continuativa: oltre alla valutazione iniziale sulla sussistenza delle condizioni per la conferma, l’ordinanza affida all’esperto il compito di monitorare e riferire tempestivamente ogni fatto sopravvenuto che possa giustificare la revoca o modifica delle misure. In tal modo, il provvedimento valorizza la funzione dell’esperto quale snodo tecnico-gestionale e interlocutore fiduciario del tribunale, inserito stabilmente nel processo di composizione e garante dell’equilibrio tra tutela del patrimonio dell’impresa e salvaguardia degli interessi dei creditori.

Segnalazione e abstract a cura del prof. Stefano Ambrosini

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