Direttori Stefano Ambrosini e Franco Benassi
Giurisprudenza

Conferma delle misure protettive e loro estensione al patrimonio di un garante disposto a fornire finanza esterna


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Giurisprudenza

Conferma delle misure protettive e loro estensione al patrimonio di un garante disposto a fornire finanza esterna


Tribunale di Genova, 17 febbraio 2025.

Data pubblicazione
21 febbraio 2025

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Tribunale di Genova, 17 febbraio 2025. Giudice Spera.

Il Tribunale di Genova ha esaminato la richiesta della società in composizione negoziata, volta a ottenere la conferma delle misure protettive e la loro estensione anche al patrimonio di un garante disposto a fornire finanza esterna.

L’istanza è motivata dalla crisi dell’impresa, derivante da un procedimento penale internazionale per frodi IVA intra-UE, e dalla necessità di preservare la continuità aziendale. A tal fine, la società ha avviato negoziazioni con altro soggetto terzo per un accordo di gestione del pacchetto clienti, ritenuto essenziale per il risanamento. L’accordo prevede che l'impresa a ciò disponibile fornisca direttamente i clienti del debitore, ne sostenga i costi di approvvigionamento e garantisca il mantenimento della rete commerciale.

Dopo aver verificato la documentazione e il parere positivo dell’esperto indipendente, il Tribunale ha ritenuto sussistenti i presupposti per il riconoscimento delle misure protettive e cautelari. In particolare, il giudice ha confermato la sospensione delle azioni esecutive e cautelari nei confronti della società e vietato l’escussione delle garanzie da parte dei creditori. Tuttavia, ha escluso tale protezione per le garanzie relative al Gestore dei Mercati Energetici (GME), in quanto tutelate da una norma speciale di settore (art. 30/3 L. 99/2009).

In merito alla protezione del garante, il Tribunale ha accolto la richiesta, riconoscendo che la sua disponibilità a fornire finanza esterna potrebbe agevolare il risanamento. Tuttavia, per verificare la serietà di tale impegno, la protezione è stata concessa solo per 40 giorni, con un’udienza fissata per il 18 marzo 2025 per monitorare l’effettiva evoluzione della sua proposta.

Infine, il Tribunale ha confermato il divieto di recesso o risoluzione dei contratti da parte di fornitori e partner commerciali, in quanto un’interruzione delle forniture potrebbe compromettere il piano di risanamento.

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