Direttori Stefano Ambrosini e Franco Benassi
Articolo

Gli atti e le attività dell’esperto tra potere, controlli e invalidità: una possibile ricostruzione.


Gloria Visaggio
Giurisprudenza

Il Tribunale di Modena sullo stay of executions nei confronti del garante MCC


Tribunale di Modena, 08 marzo 2025.

Data pubblicazione
16 marzo 2025

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Giurisprudenza

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Tribunale di Modena, 08 marzo 2025. Giudice Bianconi.

Composizione negoziata – Misure protettive e cautelari – Tutela del patrimonio dei garanti – Natura cautelare del provvedimento

Composizione negoziata – Misure protettive e cautelari – Inibitoria della escussione di mediocredito centrale quale gestore del fondo PMI – Ratio della tutela

La misura avente ad oggetto lo stay of executions nei confronti del garante ha natura essenzialmente cautelare, e non già protettiva (nemmeno “atipica”, non sussistendo un tale genus nell’ambito della CNC, diversamente da quanto avviene con riferimento agli “strumenti”, ex art. 54, comma 2, terzo periodo CCII). Il periculum insito nella concreta aggressione “particolare” al patrimonio del garante, da parte di un creditore coinvolto insieme agli altri nella CNC, consiste nel possibile pregiudizio alle ragioni di questi ultimi, che appare evidente tutte le volte in cui il garante si sia impegnato ad intervenire con ulteriori risorse destinate al risanamento.

La misura cautelare consistente nella inibitoria, per la banca creditrice, di escutere la garanzia pubblica, non ha tanto l’obiettivo di evitare la maturazione di poste di debito privilegiato nelle more delle trattative, ma, piuttosto, quelli di i) facilitare le trattative stesse, da condursi col finanziatore garantito senza dover attivare la ben più gravosa trafila volta alla transazione con il gestore del Fondo; ii) consentire un approfondito esame circa la genuinità ed il carattere non abusivo della concessione di credito, in un contesto “protetto” dalla mancata escussione.

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