Direttori Stefano Ambrosini e Franco Benassi
Giurisprudenza

Estensione delle misure protettive e cautelari al patrimonio del socio illimitatamente responsabile


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Giurisprudenza

Estensione delle misure protettive e cautelari al patrimonio del socio illimitatamente responsabile


Tribunale di Vicenza, 19 giugno 2025.

Data pubblicazione
19 giugno 2025

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Tribunale di Vicenza, 19 giugno 2025. G.D. Ciutto.

Con ordinanza del 29 maggio 2025, il Tribunale di Vicenza ha ammesso la possibilità di estendere il divieto di azioni esecutive e cautelari anche al patrimonio del socio accomandatario, pur in presenza di debiti personali, qualora questi si sia impegnato a contribuire significativamente con finanza esterna al piano di risanamento della società.

Secondo il Giudice, tale misura non va qualificata come "misura protettiva" in senso stretto, non avendo ad oggetto il patrimonio dell’impresa debitrice, bensì come misura cautelare atipica, riconducibile all’art. 2, lett. q), del Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.

Essa è finalizzata a tutelare l’impresa del debitore, assicurando provvisoriamente il buon esito delle trattative negoziali e l’efficacia degli strumenti di regolazione della crisi.

In particolare, la protezione accordata al socio è giustificata dal rischio concreto che eventuali azioni esecutive a suo carico — già attinto da procedure per debiti personali — possano compromettere l’apporto di risorse (nel caso di specie il progetto di piano prevede l’apporto di finanza esterna per Euro 90.000) indispensabili al successo del piano.

La pronuncia si distingue per l’innovativa estensione soggettiva dell’efficacia delle misure cautelari anche a un terzo (il socio illimitatamente responsabile), a condizione che sussista un collegamento funzionale tra il patrimonio aggredito e il piano di risanamento, in linea con i principi di proporzionalità e strumentalità dell’intervento cautelare.   

Segnalazione e abstract dell'Avv. Matteo Martinengo Villagana

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