Recensione

Si è spento Giuseppe Niccolini


* * *
Recensione

La “dimensione espansa” del diritto della crisi: una bussola contro intrico e disordine.


Data pubblicazione
17 dicembre 2021

Recensioni

TORNA INDIETRO

Dopo la recensione apparsa su questa Rivista qualche tempo fa, è la volta di ItaliaOggi a segnalare il volume  “Le crisi di impresa e del consumatore dopo il d.l. 118/2021. Liber amicorum per Alberto Jorio”.

Lo fa Francesco Romano nella bella rubrica “Letture di diritto” da lui curata, con la vivace (e sagace) recensione che qui di seguito riportiamo.

“Fallire è un po’ morire. Sarà per questo che dopotutto – prima o poi falliamo tutti. Se però con le catastrofi esistenziali dobbiamo fare i conti da soli, con quelle lavorative e imprenditoriali si è chiamati a una pubblica evidenza, appositamente predisposta dalle leggi e dal (quasi) nuovo Codice della crisi. Questa dimensione espansa porta con sé intrico e disordine tali da costringere i professionisti del diritto a continue riflessioni sul tema.

Per chiudere il discorso una volta per tutte, Stefano Ambrosini  (professore ordinario di diritto commerciale e fallimentare all’Università del Piemonte Orientale) ha raccolto attorno a sé la bellezza di 70 tra i più famosi e quotati fallimentaristi italiani per portarli a una analisi congiunta della materia all’indomani del d.l.118/2021 dell’agosto passato. E non è un caso che ad aprire il volume sia un ampio contributo scritto da Ilaria Pagni (professoressa ordinaria all’Università di Firenze), la cui commissione ha redatto la vasta novella della scorsa estate: una sorte di “interpretazione autentica” che introduce i lettori alle oltre 1.200 pagine (in doppia colonna!) di un testo pensato e realizzato per risolvere i problemi quotidiani cui vanno incontro avvocati, commercialisti, notai e magistrati. In questo modo fuori dalla lista non rimane proprio nessuno (e nessun argomento, va da sé)”.